Colpo di Scena: Dario Parrini ci ripensa!

Nell’ intervista di Venerdì 11 agosto sul Tirreno il Segretario Regionale del PD Dario Parrini scarica, senza mezzi termini, la responsabilità della sconfitta alle recenti Elezioni comunali, sulla passata Amministrazione di Zubbani ed  sulla coalizione che lo  aveva sostenuto.

“Le elezioni si vincono in base a come si è governato in 5 anni non alle azioni dell’ultimo mese”

Alla fine ci sei arrivato! Peccato che nel frattempo ci siano già state le elezioni, che il sindaco eletto sia del M5Stelle e che il Partito Democratico sia ormai frantumato e ridotto al 13% dei consensi avendo perso 5000 elettori.

 

Potremo anche fermarci qui, ed accontentarci del riconoscimento (tardivo), che la linea politica scelta dall’Assemblea del PD di Carrara, prima del Commissariamento, che aveva indicato nella discontinuità rispetto all’amministrazione uscente  l’unica strada proponibile  per consentire al Partito Democratico di provare a vincere   a Carrara, ma vogliamo cogliere l’ occasione per un ragionamento un po ‘  più ampio. Del resto gli errori servono per non essere ripetuti e migliorare le azioni future o cosi almeno ci piacerebbe sperare.

Il vertice del Partito Democratico ci sembra  interessato alle sole elezioni politiche. I ragionamenti sulla legge elettorale e le azioni imposte negli enti locali, sono esclusivamente orientati ad ottenere una rappresentanza di parlamentari di stretta osservanza renziana, anzi qualcuno di meno, ma tutti pendenti dalle labbra del capo, piuttosto che un numero più elevato di soggetti più liberi.

Così tutti coloro che dissentono non si sopportano e se ne favorisce l’allontanamento con pretesti e prevaricazioni.

Si vorrebbe con un 25% dei consensi, o anche meno, trovare il modo per Governare il paese anche passando sopra ai valori e alla storia del Partito Democratico, avendo come obiettivo quello di consegnare a Renzi un potere di interdizione nei confronti di ogni ipotesi di governabilità che lo escluda. In altri termini si preferisce consegnare il paese alla certezza degli inciuci non solo con Berlusconi, ma chissà con chi altri pur di arrivare al 51% dei parlamentari, anziché provare a costruire una coalizione di centro sinistra che si proponga come l’erede politico della stagione dell’ ulivo, riproponendo un’agenda politica di quel sistema valoriale,politico e programmatico, aggiornato sulla base delle attuali esigenze e bisogni.

Invece si butta a mare ogni ipotesi di costruzione di una proposta politica riformista capace di tenere insieme le varie anime del centro sinistra, per provare a dare a Renzi carta bianca per la gestione di un sistema di alleanze  da realizzare ad elezioni avvenute. È fin troppo evidente immaginare con chi e  per “non” fare che cosa. Non si consente agli elettori di scegliere la coalizione che li governerà e, visti i numeri dei singoli partiti, neppure di scegliere i singoli parlamentari, che ancora una volta saranno nominati per la quasi totalità. Pensiamo che gli elettori ci premieranno? Il partito rischia di essere travolto come a Carrara, dove si è voluto scegliere la certezza della sconfitta, pur di non voler fare i conti con chi non è abituato ad obbedire o a vendersi. Si confida in valutazioni e opinioni fatte da “signorsì” abituati a compiacere e a non vedere le cose per quello che realmente sono (Parrini ha definito “congrega anarchica” 4604 elettori, il 15% dei cittadini di Carrara e il Commissario Anselmi ha minacciato per loro l’espulsione totale dal partito)

Il consenso lo si guadagna con l’autorevolezza derivante da azioni di governo efficaci in linea con i valori dei propri elettori non con la prepotenza e la divisione continua.

Il consenso si guadagna seminando e poi coltivando con pazienza e nel tempo. Oggi il Partito Democratico sembra invece interessato solo a agire in superficie e raccogliere i frutti di quello che altri hanno seminato confidando nella propaganda , nella comunicazione e marketing .

Si sceglie di tagliare le radici col territorio anziché coltivarlo come un valore e dare nutrimento per far crescere una pianta che dia frutti. A forza di tagliare radici poi la pianta muore!

Questo è quello che è avvenuto a Carrara, e da tante altre parti, e dal quale occorre trarre insegnamento per il futuro.

Anche perché le divisioni e le sconfitte Amministrative possono essere le premesse di quelle politiche.  La coalizione di centrosinistra che solamente a Carrara ha perso 13000 voti, quanti ne recupererà alle politiche?

 

CarraraTrePuntoZero

 

 

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