Il mio Partito è Carrara

Fino ad ora ho nutrito la speranza di cambiare i partiti, innanzitutto il mio, lottando contro le degenerazioni populistiche e verticistiche , a livello nazionale e regionale. Nello scorso mese di gennaio, oltre l’80% dei componenti l’assemblea comunale di Carrara del Pd mi aveva democraticamente indicato come candidato a sindaco del centrosinistra. Dopo di allora, con logiche antidemocratiche, i vertici regionali del partito hanno cercato di vanificare l’esito dell’assemblea imponendo un candidato scelto da un commissario senza alcun passaggio democratico sperando di “rigenerarsi”. Da queste settimane, nella nostra città, il sostantivo “rigenerazione” sarà sempre sinonimo di “trasformismo” e la coalizione Zanetti –Zubbani è la conseguenza di questo progetto della politica e dei partiti. Non posso esimermi dal constatare tuttavia che questa patologia ha finito anche per contagiare i 5 Stelle i quali, dopo aver condotto per cinque anni politiche senza mai proporre un modello di città, per recuperare una manciata di voti, si sono all’improvviso scoperti indicando nel loro programma scelte che consegnerebbero Carrara all’ isolamento senza nessuna prospettiva. Come detto, una città dalle grandi tradizioni democratiche e libertarie come Carrara non può che ribellarsi alle imposizioni dei partiti e alla pericolosa caricatura di democrazia dei nuovi movimenti. Per quanto mi riguarda, da oggi, si volta pagina. È di tutta evidenza che gli interessi dei cittadini di Carrara e la costruzione di un futuro migliore non possano più passare attraverso queste logiche e questi partiti. E’ arrivato il momento di cambiare, di dare una speranza ai giovani, di far prevalere il merito sugli interessi, l’intelligenza sull’appartenenza, la libertà sulla fedeltà. Quello che sto enunciando è un progetto ambizioso, dove questi partiti devono essere messi all’angolo. Sono convinto che la stessa cosa potrà accadere a Carrara l’11 giugno. Perché, da oggi, l’unico mio partito, l’unico nostro, è Carrara!

 

Azzeccagarbugli !!!!

L’accoglimento del 700 avrebbe comportato l’esclusione dalle prossime elezioni amministrative della lista del PDZS. Si è voluto salvarla.

Ma l’unico giudice che si è espresso nel merito rimane il Dr. Alessandro Pellegri che in maniera inequivocabile ha sentenziato che il Commissariamento è stato un atto illegittimo e che l’unica candidatura espressa dall’ Assemblea del  PD di Carrara rimane quella di Andrea Vannucci.

Nessuno ha osato darci torto!

 

 

Sapete cos’è il P.D.Z.S.?

Un’altra lista civica presentata a queste elezioni amministrative.

Tanto prepotenti ed arroganti nei loro proclami sui mass-media quanto fragili e pieni di dubbi nelle loro coscienze. Il Partito Democratico Zanetti Sindaco: una contraffazione del Partito Democratico. Tuonano che il simbolo è loro, che il nome è loro, che solo loro sono detengono  la verità e poi usano sotterfugi per inoltrare ricorsi contro ordinanze del Tribunale a cui nemmeno loro credono.

Un percorso di imbrogli. Commissari mandati col pretesto che non si facevano le primarie che alla prima uscita pubblica le escludono e parlano solo di fantasiose Primarie delle Idee, Commissari mandati per difendere evanescenti coalizioni svanite nel nulla, candidati a sindaco proposti a loro insaputa, candidati che un attimo prima di entrare in lista tuonavano contro il PD Regionale; un candidato a Sindaco che non si è ancora espresso nel dire se sta con Renzi con Orlando o è fuoriuscito dal PD;  che nervosamente si accanisce  contro gli avversari tacciandoli di fare false promesse di posti di lavoro rappresentando però solo il suo mondo, rottamati da Renzi che ora vogliono fare i rottamatori con Renzi; persone che non si potevano sopportare e che ora si baciano e abbracciano,  rappresentando solo la continuità con la vecchia amministrazione che ha fallito e deluso la città.

Ma con tutte queste contraddizioni come  sperare di convincere le coscienze dei Carraresi a votare per Voi? Usando tv e giornali per rappresentare una realtà che non esiste? Con inverosimili sondaggi? Proponendo parole di partecipazione senza mai entrare nel merito dei contenuti? Capisco che a Fiorentini, Piombinesi e Massesi poco possa importare! Ma a chi vive a Carrara, NO!

Un giudice del Tribunale ha sancito che il percorso  del PD di Carrara con Vannucci candidato sindaco è stato un percorso legittimo. Questo conta! Annullato il Commissariamento. Ripristinato il segretario Comunale e decretate valide le Assemblee del Pd di Carrara che avevano scelto Vannucci quale candidato. Questo Conta!  Nessun cavillo e sotterfugio potrà cambiare questo giudizio sostanziale. Nessun cavillo e sotterfugio potrà cambiare il fatto che vi presenterete agli elettori come una mistificazione e contraffazione. Il P.D.Z.S.

Comunali, a Carrara Pd contro Pd


Comunali, a Carrara Pd contro Pd: vertici regionali commissariano e cambiano candidato. Scontro continua in tribunale 

Politica  (il fatto quotidiano)

Caos nella città del marmo. Il segretario regionale contro le decisioni del partito locale che aveva rotto con i vecchi alleati, scegliendo Sinistra Italiana e Mdp

Pd contro Pd. Commissariamenti, ricorsi, lotte per il simbolo e candidature contrapposte: a Carrara lo scontro tra il Pd Toscana a trazione renziana e il partito locale a maggioranza orlandiana finisce in tribunale. I vertici regionali avevano commissariato il Pd locale perché contestava le alleanze e aveva “sconfessato” il candidato sindaco scelto dall’assemblea comunale, indicandone uno alternativo. Lo scorso 10 maggio il giudice Alessandro Pellegri del tribunale civile di Massa aveva annullato il commissariamento ma nelle scorse ore il Pd Toscana ha presentato ricorso e ottenuto la sospensiva dell’ordinanza: l’udienza di merito è fissata per la prossima settimana. La città del marmo è amministrata da due mandati dal sindaco socialista Angelo Zubbani con il sostegno di una coalizione di centrosinistra guidata dal Pd ma ora il M5S sogna uno “sgambetto” in stile Livorno: Carrara è infatti una delle roccaforti del grillismo toscano.

“Alleanze sbagliate”, partito commissariato
Il Pd Toscana ha commissariato il partito locale a inizio 2017: nel mirino la decisione di scegliere autonomamente un proprio candidato (l’orlandiano Andrea Vannucci) e lo “strappo” con parte degli alleati (tra cui Psi e Pri) che fino a ora hanno sostenuto la giunta Zubbani, preferendo i partiti di sinistra (Sinistra Italiana, Mdp) e liste civiche legate all’associazionismo, anche cattolico. “Vogliamo lanciare un segnale di discontinuità rispetto alla giunta” chiarì il segretario del Pd comunale Raffaele Parrini. “Atteggiamento poco ragionevole – accusò il leader regionale, il deputato Dario Parrini – per vincere le elezioni c’è bisogno di mantenere l’unità della coalizione del 2012″. A seguito del commissariamento i provvedimenti del Pd locale vennero perciò annullati e a fine febbraio da Firenze venne indicato quale candidato alternativo Andrea Zanetti, anche lui sostenitore di Orlando all’ultimo congresso.

 

“E’ diventato il partito dei servitori di Renzi”
Il giudice Alessandro Pellegri aveva annullato il commissariamento e tutti gli atti a esso connessi: il ricorso d’urgenza era stato presentato lo scorso 28 aprile dallo stesso Vannucci e dall’ex segretario del Pd locale Argante Mussi. “La sentenza – aveva dichiarato Vannucci al FattoQuotidiano.it – conferma quanto siano stati arroganti i vertici regionali: hanno cercato d’imporci alleanze in continuità con l’amministrazione precedente senza che a noi andasse bene”. Vannucci poi aveva affondato il colpo: “Da quando il Pd è diventato il partito dei servitori di Renzi questi signori pretenderebbero di comandare anche in periferia, scegliendosi gli organismi dirigenti”. Il segretario del Pd locale Raffaele Parrini aveva lanciato un appello al Pd toscano: “Presentarsi uniti sotto il nome di Vannucci”. Perché “se perderemo le elezioni la responsabilità non sarà nostra”.

Il segretario regionale Parrini e il commissario Gianni Anselmi avevano subito dichiarato di voler impugnare l’ordinanza del giudice Pellegri poichè ritenevano che la scelta del candidato sindaco Zanetti fosse “avvenuta a seguito di un legittimo procedimento interno”. Il Pd toscano parlava di “lesione grave dell’autonomia partitica” e auspica “che la magistratura faccia presto e bene il suo lavoro lasciando che sia soltanto la politica a essere protagonista di questo ultimo mese di campagna elettorale”. L’ordinanza del giudice “conferma che il simbolo Pd è di competenza del segretario nazionale e quindi andrà a Zanetti”.  Nelle ore scorse però l’ennesimo colpo di scena: la presidente del tribunale Cristina Failla ha infatti accolto la richiesta del Pd Toscana e sospeso l’efficacia dell’ordinanza con cui si annullava il commissariamento. L’udienza di merito – rende noto il Tirreno – è in agenda per il prossimo 16 maggio. “Ristabilito il principio di legalità dentro al quale ci siamo sempre mossi”, ha commentato a caldo il vicesegretario regionale Antonio Mazzeo.

Due orlandiani per un partito
Nel 2012 Zubbani venne confermato sindaco con il 54 per cento dei voti: la coalizione che lo sosteneva era composta da Pd, Psi, Pri, Carrara futura, Federazione della sinistra, Sel e Udc. A sostenere Vannucci sarà Carrara Democratica (“i Democratici locali che non ci stanno a farsi comandare da Firenze”), Sinistra per Carrara (Sinistra Italiana, Mdp e una serie di figure civiche di sinistra), Il cuore di Carrara (“unisce il mondo delle professioni, del lavoro e di alcuni moderati cattolici impegnati in politica”) e Carrara giovane. Zanetti ( che ilFatto.it ha provato più volte a contattare invano) sarà invece sostenuto dai vecchi alleati Psi e Pri e dalle liste Alternativa per Carrara e Carrara città aperta. Nel frattempo Francesco De Pasquale, candidato grillino scelto con 51 voti, scalda i motori: “Carrara attraversa un momento storico – scrive su facebook – un momento che potrebbe non ripetersi: l’11 giugno dovrà essere una giornata storica”.

Vinto Il Ricorso.

Annullato il Commissariamento e tutti i suoi atti.

Ritenute valide le decisione dell Assemblea Comunale del PD di Carrara del 23 novembre 2016 e del 17 gennaio 2017 che indicavano Andrea Vannucci quale candidato del Pd di Carrara.

Condannato alle spese il PD REGIONALE.

Tutta La Sentenza