“Espulsioni? Provvedimenti staliniani”

“I renziani facciano ammenda per la sconfitta elettorale. Faremo seria opposizione al M5s”

 I vannucciani: `Espulsioni? Provvedimenti staliniani`Carrara – Gli iscritti al Partito Democratico che hanno sostenuto la candidatura di Andrea Vannucci, ormai prossimi all’espulsione dal Pd, condannano duramente la linea del partito di Firenze e le misure prese ai loro danni, definendole “di stampo staliniano”. “Assistiamo con profondo rammarico alle profonde difficoltà del Pd renziano di Carrara – si legge nella nota – Ultima puntata di questa tragicomica in salsa giglio magico è la convocazione di un misterioso “ attivo” degli iscritti di Carrara al quale sono stati chiamati a partecipare solo i “fans” del commissario e della segreteria regionale, usciti pesantemente sconfitti nella tornata amministrativa”.

A detta dei sostenitori di Vannucci, i renziani avrebbero pagato lo scotto per aver seguito “logiche fiorentine in salsa massese”, e dovrebbero assumersi l’intera responsabilità della sconfitta del partito a Carrara anziché incolpare le liste rivali a sinistra del disastro elettorale.

“Costoro, dopo aver perso in pochi anni Arezzo, Grosseto, Livorno, Pistoia e Carrara solo per citare i disastri più clamorosi, sordi ad ogni richiamo – si legge nella nota –invece che rassegnare immediate dimissioni parlano ancora di “rigenerazioni”, dicendoci che bisogna ripartire da un commissario battuto dalla città e da una coalizione sconfessata dagli elettori. Qualcuno dovrebbe spiegare al commissario e dai suoi ispiratori che tutti coloro che hanno gestito il governo ed il sottogoverno negli ultimi vent’anni hanno sostenuto la candidatura di Zanetti”.

I vannucciani sottolineano il ruolo fondamentale dei congressi territoriali, che considerano “il più importante momento di confronto con la città, per definire il ruolo che il Pd dovrà interpretare nei prossimi anni”. Invitano poi i membri del partito a condurre “una seria analisi del disastro elettorale”, indicandolo come il primo passo da compiere per ricostruire una nuova proposta, soprattutto “adesso che l’amministrazione sta muovendo i primi, piuttosto confusi, passi.

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