Il vero documento del Pd di Carrara

Esterefatti di fronte al documento dell’ attivo del PD del Commissario abbiamo provato a riscriverlo in maniera più veritiera e responsabile. In effetti con poche ma sostanziali modifiche diventa un documento accettabile e che legge la realtà dei fatti.

Ciò è possibile perché la tecnica usata dalla comunicazione e propaganda politica e insegnata a tutti dal Cavaliere, è quella di fare e dire le cose più becere senza limiti all’imbroglio e alla incoerenza, e poi, imputarle all’avversario politico accusandolo così dei propri errori e difetti impossessandosi invece dei meriti e delle posizioni degli altri.

E quindi, semplicemente cambiando punto di vista e riferendole alle persone giuste, le affermazioni e le proposte del documento diventano condivisibili e veritiere.

 

(Rigenerazione del Documento approvato dell’assemblea del PD di Carrara lo scorso 6 Luglio)

L’attivo degli iscritti PD di Carrara, riunito presso la Federazione di via Groppini 7 il 6 Luglio 2017, prende atto del severo risultato elettorale del 25 Giugno scorso, dal quale è emerso chiaramente il solco aperto tra l’elettorato e l’intera proposta politico-amministrativa, con un astensionismo oltre il 50% che però non giustifica il giudizio negativo da parte dei cittadini circa l’azione di governo del Centrosinistra negli ultimi anni, e la totale assenza della proposta di cambiamento, rappresentata dalla foto seguente, evidentemente reputata insufficiente.

L’attivo ringrazia inoltre il candidato  del Centrosinistra indicato dall’assemblea del PD comunale e non dal commissario per la campagna elettorale forte e generosa, che avrebbe saputo interpretare la richiesta di rinnovamento della proposta politica della città di Carrara ma purtroppo non della classe dirigente del PD Regionale , emersa dal lavoro di questi mesi come un primo significativo passo verso un nuovo modo di agire politico, che dovrà essere la stella polare del PD Carrarese nei prossimi anni verso una Carrara più democratica.

Nega pienamente a Gianni Anselmi il sostegno per gestire la fase congressuale appena aperta e non approva, poiché antidemocratica e che viola i principi fondanti del PD della rappresentanza, la proposta da lui avanzata di una snella struttura politica e organizzativa che lo supporti in questo percorso, al fine di consolidare e radicare il lavoro di rinnovamento delle prassi e della classe dirigente avviato nel PD Carrarese.

Sulla proposta di Gianni Anselmi, l’attivo disapprova ed esprime disappunto per i termini offensivi da lui usati (“bonifica”) e per la volontà politica di avviare immediatamente i procedimenti previsti dallo statuto e politicamente ritenuti necessari nei confronti di iscritti PD che nella passata tornata elettorale si sono candidati, hanno attivamente lavorato e hanno chiaramente sostenuto liste e candidature alternative a quella di Andrea Zanetti, ricordando che esiste un procedimento aperto e che il Tribunale di Massa si è già espresso chiaramente nel merito annullando il Commissariamento e tutti i suoi atti e ripristinando unica candidatura del Pd quella di Andrea Vannucci. Percorso politico che invece si rende ancora più stringente per l’atteggiamento tenuto da persone del pd regionale, dai loro candidati e dalle loro compagini in tutto il percorso elettorale, quando hanno attivato una serie di dichiarazioni, atteggiamenti e propensioni apertamente tesi a favorire la sconfitta del Centrosinistra e del suo candidato scelto dall’assemblea comunale.

Noi pensiamo che la ricostruzione del PD e la rigenerazione del Centrosinistra Carrarese, passino anche attraverso un momento di chiarezza nei confronti di gruppi dirigenti regionali, che, accecati dalla volontà di continuare a mantenere il potere esercitato lungo tutto l’ultimo decennio, nel segno della continuità con una coalizione con i vecchi partiti che invece a Carrara aveva fallito , non hanno avuto neppure la capacità di distinguere tra un candidato espressione del Centrosinistra democraticamente indicato nell’assemblea comunale del 17 gennaio 2017 e una proposta fortemente connotata dal populismo dalla propaganda e dalla volontà di dividere e che ha determinato la cocente sconfitta al ballottaggio che ora si vuole imputare ad altri.

Ci impegniamo quindi fin da oggi, allontanato il Commissario, in un lavoro di ricostruzione dei rapporti tra il PD e il tessuto sociale carrarese, un lavoro che interpreti la voglia di cambiamento del modo di agire politico e un profondo rinnovamento delle classi dirigenti.

Auguriamo inoltre al neo eletto Sindaco De Pasquale buon lavoro in nome del bene comune; a lui garantiremo un’opposizione forte e decisa ma pronta a dialogare costruttivamente quando di tratterà di affrontare soluzioni in grado di far progredire la nostra comunità.

 

PD Carrara

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